Padrini

Lunedì 29 febbraio, un giorno speciale perché ricorre solo ogni quattro anni e mi sono ritrovato a chiacchierare con un amico, Miky Padrini, del suo nuovo album intitolato “Demoni”. Questo è un estratto della chiacchierata che ne è scaturita, tra birra, Inner Circle, punk-rock, Sardegna e l’immancabile Gadanga, senza tagli, nudi e crudi insomma. Il tutto in un clima molto friendly.

Di Marco Frez Fresia

PADRINI picture

Miky Padrini: Allora sono collegato, ho anche aperto una birra sono pronto.
S.M.: Grande! Iniziamo bene! Che è successo in “Demoni”?!
M.P.: Beh niente, ho solo iniziato a documentarmi sull’Inner Cirlce del black metal

S.M.: Bene, bravo, approvato. E che ne è scaturito?
M.P.: Mi si è acceso da solo un fornello in cucina… Lo giuro!

S.M.: …E da lì hai scritto il testo “Arnold”?
M.P.: In verità è un pezzo che ha già due anni. Ammetto di averlo scritto… Per un amico… O forse… Dai diciamo che Arnold può essere solo un nome per depistare questa domanda.

S.M.: Penso di conoscerti a sufficienza per sapere che sono cambiate molte cose da “Star Wars” (il loro precedente lavoro), lo si capisce principalmente dai testi, dall’immagine, dal video, da un po’ tutto… Pensi sia “colpa” solo dell’Inner Circle?
M.P.: Ma no, quello lo tengo per me, però ovviamente ho raggiunto una maturità… Aspetta che sto fumando dentro casa… Mi sposto!

S.M.: Sai che metto tutto eh?!
M.P.: Nudo e crudo!

S.M.: Come sempre!
M.P.: Comunque tornando alla tua domanda, diciamo che non c’è più bisogno di nascondersi, è giunta l’ora di esternare le emozioni senza dover per forza ricorrere a caricature.

S.M.: Dimmi se mi sbaglio, nella recensione del disco – che mi è piaciuto molto – ho sentito sempre presente Cagliari e il mare. Sei diventato una sorta di poeta maledetto. Tra l’altro dove sei ora?
M.P.: Lo sono sempre stato, però prima ero un pagliaccio, ora sono un triste clown di quelli che fanno paura. Ora sono nel mio appartamento a Playa De Las Americas: questo posto è pieno di vecchi tatuati fino al collo, perciò so come ti vedrò tra quarant’anni… Non è un bel vedere (risate)

S.M.: E che c’entra l’Inner Circle con le spiagge e il surf?
M.P.: E’ un altro depistaggio. Ho la barba comunque, lunga di almeno un mese, potrei anche sembrare il Di Caprio di “Revenant”, ma più scuro.

S.M.: Volevo farti una domanda sul disco, ma sta cosa dell’Inner Circle mi ha sbattuto fuori tema….
M.P.: Eh lo so, qui si potrebbe parlare solo di questo e sarebbe un piacere, ma ne parliamo presto di persona, se non sbaglio una delle nostre prime date del tour sarà a Torino.

S.M.: Una volta la scena cagliaritana era super rosea, ora come vanno le cose? Le facce al Poetto (una splendida spiaggia nei pressi di Cagliari – ndr) sono sempre le stesse?
M.P.: Mah, al Poetto proprio non tanto, però nella città si sono sviluppate altre belle situazioni.

S.M.: Ho una domanda pesante, sei pronto?!
M.P.: Spara, nel frattempo mi stappo un’altra birra.

S.M.: In “Come Stai”, traccia numero otto di “Demoni”, non hai cantato tu, penso sia Mariano (bassista – ndr), e ho sentito il nome di Ivo. Ho sentito molti più demoni di quelli che mi vuoi far percepire tu. Spiegami.
M.P.: Dai, mi prendo la responsabilità di rispondere… Il pezzo l’ha scritto e registrato Mariano con elementi dei Black Rain di Bologna e de Il Proposito di Ferrara. Parla di un suo amico che ha avuto un brutto incidente e purtroppo non è sopravvissuto, era un grande amico di Mariano, nonché bassista della sua prima band. Di per sé è stata una figata fare dei featuring come i rappers!

S.M.: Ah ok, siete artisti da collaborazione a tutto tondo, degli hipster insomma! (risate) Che cos’è “Gadanga” ? (titolo della prima traccia dell’album)
M.P.: “Gadanga” è farina del sacco di Alberto Lembo dei mitici The Berlinos (duo comico/musicale cagliaritano – ndr). Praticamente, lui si ricorda di aver fatto una foto al circo negli anni ‘80 con una scimmietta che si chiamava Gadanga. La foto non si trova, pare la abbia la stessa Gadanga appesa al muro e la contempla, fumando sigari. Però il nome suonava abbastanza esoterico, perciò molto adatto come intro… Detto ciò oggi Gadanga dovrebbe essere uno scimpanzé di oltre 45 anni!

S.M.: Geniale! Prossime date?!
M.P.: 2 aprile Cagliari , 5 maggio Milano, 6 maggio Bologna, 7 maggio Porto Tolle, 20 maggio Livorno, 21 maggio Genova, 27 maggio Cuneo, 28 maggio Torino. Ops… Torino è alla fine!

S.M.: Bomba! Finalmente ci si rivede.! Ultima domanda…
M.P.: Forza, spara che poi mi faccio una doccia! Aspetta, a proposito di Gadanga, hai sentito che cavalcate alla “Raining Blood”!

S.M.: Ovvio! Appena sentito sono saltato sulla sedia! Dove andrete a finire con i Padrini?! (domanda mistica da Inner Circle)
M.P.: Dove andremo a finire noi? Dove andrà a finire tutto questo mondo! Pagano di “sopraccigline” e tatuaggi di carpe. Io vado la fuori e aspetto che loro vadano in pasto a Gadanga. Questo disco è anche per loro. Sono offeso perché non mi hai chiesto nulla sull’estensione vocale che ci ho cravato (licenza poetica – ndr) in certi cori. Qualcuno mi ha paragonato a Nada.

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