SUNSET RADIO

Con l’uscita della loro cover version di “Bad Day” abbiamo colto l’occasione per scambiare quattro chiacchere coi Sunset Radio, sempre attivissimi in termini live e discografici!

Partiamo da “All The Colors Behind You”, quello che reputo finora il vostro lavoro più maturo e stilisticamente vario. Come sono trascorsi a livello di band i mesi successivi alla sua pubblicazione e cosa vi ha donato/insegnato questo disco?
Intanto grazie mille! Siamo molto contenti che vi piaccia il nostro ultimo lavoro! Siamo stati in Giappone subito dopo l’uscita del disco e abbiamo fatto un bel giro nelle principali città italiane. Siamo molto contenti del lavoro e di come è stato valutato dagli ascoltatori e dai fan!

Sinceramente penso che in “All The Colors Behind You” fossero presenti i primi tentativi di dare vita a qualcosa di nuovo (inteso nel sound Sunset Radio), soprattutto nella ricerca minuziosa di elementi melodici molto più “intensi” rispetto a quello che eravate soliti fare. Siete d’accordo con questa mia visione delle cose e se sì, come è emersa questa voglia di andare oltre i vostri classici standard?
Assolutamente sì, per quanto siamo innamorati del vecchio punk-rock californiano, cerchiamo ogni giorno di arricchire il nostro sound con qualcosa di innovativo e di non scontato. C’è da dire che è difficile – se non impossibile – nel 2019 cercare di creare qualcosa di innovativo.

Due domande che ci conducono al piatto forte, ossia questa nuova uscita, inaspettata: la vostra versione di “Bad Day” di Daniel Powter. Innanzitutto perché proprio quel brano?
Molto semplicemente, avevamo deciso un po’ di tempo fa di fare una cover, ci siamo dati cinque brani a testa, a seconda del gusto personale, e già tre elementi su cinque avevano “Bad Day” in scaletta. Sicuramente affianca un periodo buio di due di noi, quindi quale migliore scelta?

Ascoltandola i tratti somatici che hanno reso i Sunset Radio una band riconoscibilissima all’interno della scena alternative sono sempre evidenti, a partire dalla voce. Come è stato mettersi alla prova su un brano non vostro?
Divertente in primis. Andare a lavorare su sonorità interamente pop, è stato utile per ognuno di noi, soprattutto affiancati da Fabrizio, nostro produttore già dai tempi di “All The Colors Behind You”.

Immagino che la difficoltà maggiore sia stata quella di dare la propria anima a un brano che di alternative aveva ben poco nella sua versione originale. Quali sono stati i dubbi e le difficoltà nel dargli una vita stile Sunset Radio?
Avevamo immediatamente creato una versione pop-punk, ma ci sembrava troppo scontata, quindi siamo andati a farne una versione pop, con sfumature rock e cambi di tonalità, dando spazio a qualche solo di voce (nella parte finale della canzone), melodie e armonie di chitarra principalmente pop-punk.

Come in passato vi siete affidati a Pan per la produzione in studio del singolo. Cosa ha donato di suo a questo brano a vostro avviso?
Fabrizio è un grandissimo produttore, conosce molto bene la musica (il suo curriculum parla da sé) e la cosa più importante è come riusciamo a lavorare in modo armonioso e produttivo con lui. Così abbiamo deciso di richiamarlo e confermarlo per i lavori futuri.

Di suo questo brano è tutt’altro che spensierato nel suo testo. Conoscendovi come una band solare, perché un brano dal mood malinconico e non qualcosa di più “party style” in chiave pop?
Come anticipato prima, due di noi nello scorso inverno hanno passato un brutto periodo, incredibilmente parallelamente, quindi abbiamo voluto dedicare questa canzone, visto il testo parecchio malinconico, a loro due.

Siete soliti a dare vita a qualcosa di fuori dalle righe, vedi acustici e ora per l’appunto una cover. Che altro dovremmo aspettarci da voi in futuro?
Non l’abbiamo detto ancora con nessuno, ma stiamo lavorando a un EP di 5 brani (tra cui ci sarà anche “Bad Day”) e stiamo rivoluzionando un po’ il tutto. Sarà un mix delle nuove idee, con nuovi arrangiamenti e sicuramente una parte strumentale leggermente diversa dal solito. Uscita prevista natale 2019.

Con questa uscita non avete paura di essere mal interpretati dalla vostra fanbase, che ovviamente è un pubblico tendenzialmente teen e alternative?
Sicuramente è una domanda che ci siamo posti, ma non avrebbe molto senso fare tutti gli album uguali, sperimentare ci piace, magari qualche cosa piaceraà di più e qualcosa di meno, ma bisogna provarci sempre e non fermarsi mai no?!

Fondamentalmente posso dire che apprezzo maggiormente il vostro video del brano rispetto all’originale. Come è stato pensato e sviluppato il concept visual?
La cosa fa un po’ ridere, perché è stato fatto interamente da noi, insieme a Lorenzo Napoletano, nostro caro amico con esperienza in foto e video. Abbiamo noleggiato una macchina buona e fatto tutto in casa tra un french toast e un bbq!

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