
Da sempre una presenza storica (e spesso sottovalutata) nella scena metalcore europea, i Caliban tornano in pista con un disco dal nome profetico come “Back From Hell”. In generale non ci troviamo di fronte a modifiche sostanziali alle sonorità della band di Essen, ma è senz’altro riscontrabile un ritorno al metalcore melodico, senza fronzoli e quadrato (diremmo teutonico…), perdendo per fortuna per strada quegli esperimenti più o meno modernisti che cercavano, a torto o ragione, di allargare il raggio d’azione. Nella tracklist di questo nuovo lavoro troviamo brani centrati e che sicuramente faranno presa presso i tanti amanti di queste sonorità (pensiamo a “I Was A Happy Kid Once“, “Overdrive” o la consueta concessione alla lingua tedesca di “Alte Seele“); positivo anche l’innesto di Iain Duncan (ex We Butter The Bread With Butter) al basso ma soprattutto alle backing vocals melodiche, tratto distintivo della band che non si è perso anche in questa nuova incarnazione. Notevoli anche i featuring, specialmente J. Bad dei Fit For An Autopsy in “Dear Suffering”, che fungono da sorta di ciliegina sulla torta per una band che raramente non colpisce nel segno.
Back From Hell (2025 – Century Media)