Sleeping with Sirens – Intervista

Nel corso della prima giornata del festival meneghino In.Fest abbiamo intercettato Kellin Quinn, voce dei Sleeping With Sirens nonché uno dei volti noti della scena alternative rock mondiale.

Nuovo album e nuova label… Non c’è che dire, un periodo intenso quello che hai vissuto di recente…
Movimentato più che intenso a dire la verità! (risate) Appena finite le registrazioni del disco siamo stati catapultati direttamente sui palchi di mezzo mondo, senza la benché minima pausa. Ma non pensare che la cosa mi disturbi in qualche modo, amo questo lavoro ed essere musicista è la più grossa fortuna della mia vita!

A proposito di tour, l’Europa non è mai entrata in pianta stabile nei vostri radar, c’è un motivo particolare dietro tutto ciò?
Assolutamente no, anzi ti dirò di più: questo tour europeo mi ha aperto ancor più gli occhi su un fatto che già pensavo di aver chiaro nella mia testa, ossia che l’Europa deve essere considerata alla pari degli States in termini di promozione, discografica e live. Lasciando perdere luoghi comuni come il calore dei fan è fuori da ogni dubbio che oggi il Vecchio Continente abbia una notevole importanza in chiave discografica e se si vuole crescere anche al di fuori del proprio paese di origine è necessario studiare con attenzione ogni singola situazione. Per questo posso già dirti che sono al lavoro con la nostra agenzia management per un nuovo tour europeo…

IMG_3232_ Chris Sullivan


Come descriveresti il vostro nuovo album “Gossip”?

Personalmente credo sia molto introspettivo, una sorta di diario personale reso disponibile a chi ha il desiderio di ascoltare ciò che ho da dire. Nella mia vita ho sempre cercato di pormi degli obiettivi da raggiungere, a volte riuscendoci e altre no. Questo credo sia il tema principale del lavoro, ossia valutare personalmente cosa ho fatto negli anni, capire in fondo se possa ritenermi o meno un uomo e un musicista in grado di affermarsi. Ogni canzone ha una sua anima, ce ne sono alcune più rock oriented, altre più vivaci dove l’elettronica ha una parte predominante e situazioni più intime dove credo venga fuori il lato dark dei Sleeping With Sirens.

Parlando invece della fase di composizione, come sono andate le cose?
“Gossip” ha avuto una gestazione di circa sei mesi. O meglio, posso dire che il tutto è avvenuto in due situazioni ben distinte. La prima – quella di scrittura – è stata decisamente veloce, in quanto nel giro di un paio di mesi avevamo la maggior parte delle bozze pronte. La seconda – la peggiore – è stata quando abbiamo presentato i brani al nostro produttore David Bendeth… Che ce li ha cestinati quasi tutti!

Beh, un ottimo modo per iniziare!
Esatto! Penso di non essermi mai sentito così a disagio in tutta la mia vita! Perché oltre a dirci cosa non andava di ogni brano passava poi a criticare in maniera “colorita” ognuno di noi, distruggendoci in meno di un’ora. Sapevamo benissimo il carattere e il modo di fare di David, quindi non rimase altro da fare che rimboccarsi le maniche e dare vita a quel tanto agognato disco. Ci spronò a dare il meglio di noi, diventando ben presto il nostro produttore, psicoterapeuta, amico e nemico. Nessun altro professionista avrebbe fatto tutto ciò per noi, ne sono certo e “Gossip” è esattamente quello che dovevamo ottenere da subito. Questo è il nostro miglior disco.

Il vostro percorso discografico credo sia comune a quello di molte realtà alternative, ossia passare da una label indipendente a una major. Nel vostro caso cosa vi ha spinto a puntare a questo tipo di situazione per il nuovo disco?
Penso sia una cosa del tutto naturale, il classico passo in avanti nella crescita di un progetto musicale. Non ho nulla da rimproverare alle nostre precedenti labels, semplicemente credo che oggigiorno la classica “comfort zone” non esista più. O meglio, dipende da che aspettative hai: se credi di aver raggiunto l’apice artistico e di non poter ottenere di più allora ok, puoi benissimo continuare su strade già battute, ma se invece pensi di avere nuove carte a tua disposizione e che esse possano aiutarti a crescere beh, giocatele, senza paura.

Che aspettative nutri su “Gossip”?
Come ti dicevo prima, gli States sono il nostro mercato principale, quello sul quale continueremo a lavorare con la stessa attenzione e cura del passato. Ma oggi la mia testa è rivolta anche a continenti come Europa e Asia, che voglio conoscere meglio in chiave musicale. “Gossip” credo sia il perfetto biglietto da visita per presentarsi a nuove platee, quindi parlando di aspettative credo che la principale sia quella di riuscire a crescere in questi due territori.

WEBSITE
www.sleepingwithsirens.net

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