ULTIMA – Next Cool Things

Provenienza: Padova

Line-up: Matteo Toffanin (voce), Patrik Roncolato (chitarra solista), Massimo Forestan (chitarra
ritmica), Matteo Polonio ( basso), Jacopo Ceretta (batteria)

Anno di formazione: 2016

Genere: Progressive metalcore / Djent

Artisti che hanno influenzato la nascita del progetto: Periphery, TesseracT, Veil Of Maya

Quale particolarità degli artisti menzionati hanno colpito la vostra attenzione: Complessità metrica, sound moderno e versatilità della voce

Raccontateci la vostra prima volta in studio: La prima volta in studio è stata drammatica. Essere alle prese con il metronomo e con canzoni spesso complesse non ci spaventava molto perché siamo sempre stati rigidi a tal proposito. L’ansia invece è stata Il fattore che è subentrato ma dopo le prime take ci siamo abituati.

Come nasce una vostra traccia: Non seguiamo un solo modus operandi. Il nostro vecchio singolo (“I Won’t Hide”) è stato impostato strutturalmente da Jacopo con delle batterie midi che poi ha passato a Patrik che ci ha scritto la linea di chitarra sopra e solo successivamente è stato passato al resto della band per terminarlo, è stato un brano scritto interamente da casa. Altri brani (SPOILER ALERT) sono stati composti prima da Patrik e poi dagli altri, altri da Massimo con Jacopo… Non vogliamo seguire sempre e solo uno stile compositivo, spesso ci facciamo guidare dal mood del momento.

Parlateci in chiave songwriting del vostro nuovo ultimo brano, come è nato e come è stato sviluppato: “Kids” è stata scritta quasi interamente in sala prove in stile old school, tranne per la voce alla quale ha aggiunto la linea Matteo in seguito. È nata da un semplice riff bello carico (l’attuale strofa) e dopo quello abbiamo aggiunto tutte le restanti parti. Il ritornello invece è stato scritto a livello ritmico da Jacopo con i midi di batteria.

Parlando invece del tema trattato nel testo, come descrivereste il concept: “Kids” è una canzone che fa riflettere sul nostro modo di camuffare una vulnerabilità attraverso il consumo di alcool o altre sostanze. Pensando a questo tema, possiamo accorgerci di quanto sia attuale: basta recarsi in un locale notturno per osservare persone prima insicure, ma che, dopo aver bevuto un goccio, acquisiscono una forza nascosta. Il problema è proprio il non riuscire a tirare fuori questa forza da soli.

Parlando invece di strumentazione, descriveteci la vostra backline: Chitarre e basso sono tutte in digitale, per i cambi effetti, le basi, i click e i sintetizzatori ci affidiamo alla combo computer + scheda audio, dove partono le basi in foh, i midi per le pedaliere e i click in-ear.

Quali sono a vostro avviso i tre punti fondamentali sul quale far nascere e crescere un progetto musicale: Per prima cosa bisogna davvero capire dove si vuole arrivare, con che mezzi e quali potrebbero essere le carte da giocare a propria disposizione. Al secondo posto la passione. Deve
essere sempre presente perchè i momenti di bassa colpiscono tutti e quest’ultima può salvare da delle situazioni davvero spiacevoli. Come ultimi punti l’impegno e la dedizione più assoluta da parte di tutti i membri. Far crescere un progetto richiede moltissime energie sotto ogni aspetto. Quando tutti spingono dalla stessa parte e ci si aiuta nei momenti di difficoltà si può andare ovunque si voglia, godendosi per giunta anche il viaggio.

Facendo un riassunto, come è stato il vostro 2022 in termini di band: È stato un anno molto figo,abbiamo fatto dei bellissimi live, vinto un concorso musicale online lo scorso gennaio, rilasciato 3 singoli che ci hanno dato e che ci continuano a darci molte soddisfazioni. Abbiamo iniziato una
bellissima collaborazione con Superbia Music e composto nuovi brani che sicuramente rilasceremo in futuro. Riguardando a quest’anno ormai trascorso potremmo anche affermare di esser diventati più una famiglia che un semplice gruppo di amici che suonano insieme.

Cosa invece riserverà il 2023 come band: Abbiamo già un sacco di cose pronte e un sacco di cose programmate da fare come band. Sicuramente faremo uscire il nostro quarto singolo e poco dopo qualcosa di molto più grosso arriverà…

Vi ritenete più a vostro agio in studio o su un palco? Siamo tutti ragazzi tendenzialmente timidi, Matteo (voce) è più a suo agio in studio che sul palco ed è così anche per Massimo. Matteo (Basso) è un pò più rilassato nei live invece che in studio, Patrik generalmente è un po’ più agitato nei live. Jacopo ha la strizza in entrambi i casi, ma bene o male in qualche modo
riusciamo sempre tutti a venirne fuori.

Meglio la libertà offerta dal DIY o avere al seguito una label/management in supporto? Sicuramente l’essere in grado di far le cose da soli è una cosa a nostro dire fondamentale, perchè così facendo viene a crearsi un’etica professionale non da poco, dove ogni membro può specializzarsi e sbizzarrirsi in qualsivoglia “mansione” interna alla band. In ogni caso una cosa non preclude l’altra, un management può assolutamente convivere con l’essenza del DIY, anche perchè avere un management può dare solide direttive. L’importante è che il risultato finale sia il miglior risultato cercato.

Un obiettivo per il 2023 e il sogno nel cassetto nel breve/medio termine: Ci piacerebbe molto arrivare a più amanti del genere possibile, che siano italiani o esteri, magari riuscendo ad inserirsi in circuiti importanti. Faremo del nostro meglio! Il sogno a breve termine potrebbe essere più o meno riconducibile all’obiettivo: suonare in molte più zone del nostro bel paese sarebbe davvero un onore per noi!

WEBSITE
http://linktr.ee/ultimaband

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