BLEED SOMEONE DRY – Next Cool Things

Provenienza: Prato/Pistoia

Line-up: Alessio (voce), Jonny (chitarra), Niccolò (chitarra), Mattia (basso) e Ruben (batteria)

BLEED SOMEONE DRY - Next Cool Things

Anno di formazione: Il gruppo si è formato nel 2006 ma la formazione attuale suona insieme da circa 4 anni.

Genere: Deathcore/Djent

Artisti che hanno influenzato la nascita del progetto: Inizialmente la band proponeva un thrash/death metal rifacendosi ai classici mentori del genere tipo Sepultura/Pantera/Fear Factory, poi con i vari cambi formazione ovviamente sono cambiate anche le varie influenze ed il progetto ha preso una tendenza verso sonorità più moderne come il deathcore/djent e gruppi come Meshuggah, Whitechapel, Thy Art Is Murder.

Quale particolarità degli artisti menzionati hanno colpito la vostra attenzione: Sono tutte band che ci hanno colpito per impatto sonoro e tecnicismi vari, dalla precisone nel riprodurre le tracce live e la loro presenza scenica. Siamo comunque sempre influenzati da nuova musica e nuovi gruppi ascoltando vari generi e sonorità differenti.

Raccontateci la vostra prima volta in studio: Nel nostro primo incontro in studio, abbiamo affrontato un mix di emozioni ed eccitazione. Le sfide iniziali hanno messo alla prova la nostra preparazione, ma la presenza di una guida esperta ci ha fornito preziosi consigli e sostegno. La tensione si è gradualmente trasformata in determinazione, consentendoci di sviluppare un sistema di lavoro mirato ai risultati desiderati. Insieme, abbiamo affrontato le sfide e imparato a gestire lo stress, creando un’esperienza di registrazione che ha consolidato la nostra crescita artistica.

Come nasce una vostra traccia: Essendo attivi da molti anni e potendoci avvalere dello studio di registrazione del nostro chitarrista Jonny (The Grid Europe), abbiamo fortunatamente la possibilità di registrare pre-produzioni e tracce spesso e a nostro piacimento, quindi da questo punto di vista ci siamo fatti tutti una discreta esperienza negli anni. Inoltre abbiamo la possibilità di poter registrare qualunque idea, riff o struttura che ci passa per la testa e poi successivamente di poterla rielaborare o modificare sempre all’interno di un ambiente professionale.

Parlateci in chiave songwriting del vostro nuovo ultimo brano, come è nato e come è stato sviluppato: Anche nel caso del nostro ultimo singolo “Hikikomori” o di qualsiasi altra nostra canzone, l’idea di base era stata buttata giù da tempo, poi successivamente ci siamo rimessi a modificare parti o riff che non ci convincevano a pieno fino a raggiungere il risultato sonoro che definitivamente ci ha soddisfatti. Per quanto riguarda le tematiche ed i testi da trattare solitamente cerchiamo sempre di creare un concept generico che poi analizziamo più nel dettaglio a seconda della traccia.

Parlando invece del tema trattato nel testo, come descrivereste il concept: Il brano cerca di analizzare e porre l’attenzione su questo fenomeno in forte aumento domandandosi quali fossero le sensazioni, le emozioni e i sentimenti provati. Come la rabbia mista a malinconia e la rassegnazione verso modelli sociali che si basano sempre più sull’individualismo a discapito di compassione ed empatia, porti all’estraniarsi da ogni attività sociale come forma di ribellione.

Un auto reclusione, in celle che non hanno sbarre, ma mura addobbate con i poster della nostra infanzia, non son più luoghi di espiazione ma di riparo da ciò che è fuori e ci fa sentire inadeguati, dove uno schermo diventa un portale in grado di allontanarsi e restare in contatto allo stesso tempo con il mondo esterno. Quel mondo che ogni giorno ci spinge a dare di più, a dover essere di più, a dover ottenere di più, rinunciando a quello che forse più di tutto ci rende speciali, la nostra umanità. Ed anche i prossimi singoli tratteranno queste tematiche da un’altra prospettiva e riflessioni che comunque saranno tutte riconducibili a questo macro tema, ma non voglio spoilerare altro. Vedrete ed ascolterete nei prossimi mesi l’evolversi del nostro lavoro.

Parlando invece di strumentazione, descriveteci la vostra backline: Negli anni, abbiamo compiuto un passo rivoluzionario abbandonando la tradizionale backline e adottando la tecnologia digitale del Quad Cortex. La nostra transizione è stata agevolata da un sistema basato su sequenze, affinato nel corso del tempo, che ci consente di esibirsi con agilità e versatilità sonora indipendentemente dal contesto in cui ci troviamo. Particolarmente significativo è l’utilizzo del MIDI, un elemento chiave nella nostra evoluzione. Grazie a questa integrazione, siamo in grado di sincronizzare in modo completamente automatico ogni cambio di suono, liberandoci dall’onere di gestire manualmente i pedali. Questa automazione non solo semplifica il processo, ma ci permette di concentrare la nostra attenzione sull’esecuzione dei brani, offrendo un’esperienza musicale più fluida e coinvolgente. In sintesi, la combinazione di Quad Cortex, sequenze e MIDI ha ridefinito la nostra esibizione, consentendoci di offrire un suono impeccabile e concentrarci appieno sulla creatività musicale.

Quali sono a vostro avviso i tre punti fondamentali sul quale far nascere e crescere un progetto musicale: Per quanto riguarda tre punti focali sui quali costruire e accrescere un progetto musicale, almeno nel nostro caso, riguardano sicuramente più l’aspetto umano che musicale.

È ovvio che richiediamo capacità e impegno nel suonare ognuno il proprio strumento: è indispensabile! Non sono comunque da sottovalutare la serietà e l’impegno nel progetto, come la passione e la voglia di migliorarsi costantemente e poi è assolutamente necessaria la creatività sia musicale, che di immagine.  È necessario remare tutti verso la stessa direzione per cercare di raggiungere obiettivi altrimenti inarrivabili.

Facendo un riassunto, come sta andando il vostro 2023 in termini di band e cosa avrà in serbo per voi da qui a fine anno? Questo fine 2023 ci ha dato alcune belle soddisfazioni. Innanzitutto rilasciare un nuovo singolo, di cui appunto stiamo parlando e che sta andando molto bene sia in termini di views del video su YouTube che di ascolti sulle varie piattaforme streaming. Inoltre essere tornati a suonare live dopo più di un anno che non lo facevamo, è anche essa una bella soddisfazione! Ci auguriamo che il prossimo anno ormai alle porte affermi Hikikomori ed i prossimi singoli in uscita, anche perché personalmente siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto e del risultato ottenuto. Speriamo inoltre di avere quante più occasioni possibili per poterci esibire live e sarebbe meraviglioso tornare ad esibirci anche fuori dai nostri confini nazionali con il nuovo materiale e la nostra nuova immagine.

Vi ritenete più a vostro agio in studio o su un palco? Pensiamo che il lavoro in studio sia sempre molto soddisfacente, ci piace trasformare in musica le nostre sensazioni ed emozioni come allo stesso modo trovare testi che esprimano i nostri concetti e le nostre riflessioni, ma il tutto è ovviamente finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo finale, ovvero quello di poter portare “a giro” il più possibile il nostro prodotto. Il fine ultimo è sempre l’attività live.

Meglio la libertà offerta dal DIY o avere al seguito una label/management in supporto? Per quanto riguarda i diversi approcci di lavoro da indipendenti o seguiti da una label/management, crediamo che sia sempre meglio avere l’opportunità di essere seguiti da un soggetto terzo ed esterno. Più teste collaborano al raggiungimento di un fine e sempre meglio è! Ovviamente a patto che questo figura esterna sia realmente interessato e volenteroso nel collaborare al progetto. Troppo spesso persone si interessano al progetto musicale di una band solo di facciata per puri interessi lucrativi personali apportando poco o niente al lavoro di un gruppo. Fortunatamente in giro (seppur pochi) ci sono persone veramente intenzionate ad accrescere il lavoro delle band e aiutarle al raggiungimento dei loro scopi.

Un obiettivo e il sogno nel cassetto nel breve/medio termine: Il nostro obiettivo nel prossimo futuro è quello di rilasciare i prossimi singoli nella speranza che ricevano lo stesso interesse suscitato da Hikikomori, avere l’opportunità di farci nuovamente notare e suscitare l’interesse dei ragazzi che seguono il nostro genere, riuscendo ad avere nuove e numerose opportunità di poterci esibire live e magari infine concludere il nostro lavoro su questi nuovi singoli integrandoli in un progetto più ampio come la realizzazione di un EP/LP! Siamo aperti a tutte le opportunità che ci si presenteranno davanti, valutando ogni possibilità di affermazione e crescita!

WEBSITE
www.bleedsomeonedry.com