WATCHING THE ABYSS – Next Cool Things

Provenienza: Reggio Emilia

Line-up: Federico Bianchi (cantante)
Mirko Casoni (chitarra/cori)
Aldo Perri (chitarra)
Alex Lombardi (basso)
Mirco Perri (batteria)

Anno di formazione: 2019

Genere: Alternative Metal

Artisti che hanno influenzato la nascita del progetto: System Of A Down, Linkin Park, Korn, Alice In Chains.

Quale particolarità degli artisti menzionati hanno colpito la vostra attenzione: Capacità di emozionare gli ascoltatori attraverso l’unione di più sonorità e generi musicali, creando uno stile unico e innovativo .

Raccontateci la vostra prima volta in studio: Una sfida stimolante, in cui ci siamo messi in gioco, affrontando le difficoltà che ogni novità inizialmente comporta, ma anche curiosi di poter confrontarci con dei professionisti che hanno saputo tirare fuori il meglio dal nostro lavoro.

Come nasce una vostra traccia: Tutte le tracce nascono in sala prove, unendo i contributi e le sensibilità di ogni componente e influenzandosi a vicenda. Suonare insieme per creare un pezzo è l’elemento fondamentale per noi, perché si senta la spontaneità nel risultato finale.

Parlateci in chiave songwriting del vostro nuovo ultimo brano, come è nato e come è stato sviluppato: “Like Waves” è nata partendo dal riff di chitarra del ritornello, cercando poi di creare un brano con una struttura dinamica e originale, che passasse dalla leggerezza delle parti in pulito fino al breakdown nella seconda parte del pezzo, creando una storia attraverso il suono, a cui segue spontaneamente poi il significato nel testo.

WATCHING THE ABYSS - Next Cool Things

Parlando invece del tema trattato nel testo, come descrivereste il concept: Il testo di “Like Waves” parla del percorso di guarigione definitivo di un individuo, nel quale diventa consapevole degli eventi negativi che ha affrontato ed è cosciente che altri si presenteranno, ma allo stesso tempo impara ad apprezzare la bellezza della vita e a non cedere al nichilismo.

Parlando invece di strumentazione, descriveteci la vostra backline: Abbiamo scelto di rinunciare al suono analogico degli amplificatori e dei pedali per le chitarre e il basso, per sostituirle con pedaliere digitali (mooee GE 250), così da avere una buona qualità del suono e allo stesso tempo una grande scelta e varietà di setup.

Quali sono a vostro avviso i tre punti fondamentali sul quale far nascere e crescere un progetto musicale: La cosa fondamentale è la passione per la musica, in cui va messo tutto il proprio impegno. Poi viene la voglia di creare qualcosa di originale e personale, trasmettendo la propria visione artistica. Infine, per noi è importante la condivisione, sia tra i membri della band che con chi ci ascolta e sostiene.

Facendo un riassunto, come sta andando il vostro 2023 in termini di band e cosa avrà in serbo per voi da qui a fine anno? Siamo tornati carichi per tornare in studio a registrare il nuovo materiale che avevamo scritto nei mesi precedenti e soprattutto abbiamo pubblicato “Like Waves”, un pezzo in cui crediamo tantissimo per tornare a metterci in gioco, aumentando anche la professionalità con cui gestire tutto quello che è dietro alle quinte di un pezzo, collaborando con tantissime persone che ci stanno dando una mano in questo. Il prossimo passo sarà quello di tornare a suonare live.

Vi ritenete più a vostro agio in studio o su un palco? Sicuramente la sensazione di stare su un palco e suonare davanti a delle persone è la cosa migliore, l’obbiettivo finale di tutto il nostro lavoro.

Meglio la libertà offerta dal DIY o avere al seguito una label/management in supporto? La cosa migliore è unire gli aspetti positivi di entrambe le cose, cercando di essere professionali e confrontandosi con tutto il resto dell’ambiente, continuando a fare sempre qualcosa di personale in cui si crede.

Un obiettivo e il sogno nel cassetto nel breve/medio termine: Vogliamo suonare live e portare la nostra musica a più persone possibili, condividendo il palco con gruppi che stimiamo e apprezziamo.

WEBSITE
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